Tecnica MACS
Colonne Anexina
MACS - Magnetic Activated Cell Sorting
Nei casi di infertilità maschile, uno dei fattori principali per promuovere la riproduzione assistita è garantire un’eccellente selezione di spermatozoi con il massimo potenziale di fecondazione.
In questo senso, la tecnica conosciuta come MACS (Magnetic Activated Cell Sorting) – conosciuta anche come colonne di annessina – è diventata un progresso eccezionale che moltiplica le possibilità di successo nella riproduzione assistita.
Quando è indicato il MACS?
Le colonne di Annexin V o MACS sono un meccanismo che ha la capacità di facilitare l’eliminazione delle cellule inutili o con difetti. In questo caso, la sua funzione è applicata alla selezione degli spermatozoi. Il principale vantaggio di questa procedura è che permette di realizzare trattamenti riproduttivi con materia prima ottimale, precedentemente filtrata e selezionata in base al suo potenziale riproduttivo. Così, solo gli spermatozoi più adatti, i più sani, purificati, con una percentuale molto più bassa di alterazioni morfologiche, una percentuale molto più bassa di frammentazione del DNA, e spermatozoi con una migliore motilità, passano alla fase successiva, in modo tale che le possibilità di concepire un embrione, impiantarlo e dare origine alla gravidanza sono moltiplicate al massimo. Secondo gli studi condotti finora, l’uso di colonne di annexina può migliorare i risultati del 10-15%.
Quando applicare le colonne di annessina
Il MACS è particolarmente indicato per tutti quegli uomini che soffrono di una grave infertilità che impedisce loro di diventare padri. E, soprattutto, in quelle occasioni in cui gli spermatozoi hanno tassi molto alti di frammentazione del DNA, che hanno causato carenze nella loro mobilità.
Così, oltre ai casi già descritti, l’uso delle colonne di annessina può essere considerato in situazioni di FISH alterato, tasso di fecondazione embrionale ridotto, scarsa qualità degli embrioni, uso di campioni congelati, pazienti che hanno subito trattamenti di radioterapia e chemioterapia, fattore seminale grave, fallimenti ripetuti dopo aver applicato altri tipi di procedure e persino sterilità di origine sconosciuta.
Breve descrizione della procedura
Per approfittare del processo con cui il corpo elimina naturalmente le cellule difettose – noto come apoptosi – che si verifica anche negli spermatozoi, viene aggiunta la proteina nota come annexina V associata a sfere di metallo.
Col tempo, questi elementi finiscono per aderire agli spermatozoi danneggiati – ma non a quelli sani – e questo viene poi sfruttato esponendo il tutto a un sistema di colonne magnetizzate a cui si attaccano le perline metalliche che una volta erano attaccate agli spermatozoi danneggiati.
Di conseguenza, tutti gli altri spermatozoi – quelli che passano attraverso la colonna – si caratterizzano per la loro alta qualità, costituendo così un campione purificato con molte più possibilità di successo quando si tratta di realizzare la fecondazione assistita.
La procedura è, in breve, efficiente, sicura, non invasiva e molto affidabile per il trattamento dell’infertilità maschile.
Se desidera maggiori informazioni, all’IREMA possiamo informarla su come utilizziamo questa e altre tecniche per migliorare i risultati dei trattamenti di riproduzione assistita.